giovedì 12 febbraio 2015

TRIBUNALE di TREVISO: Alcoltest inattendibile se fa freddo

Quella notte di febbraio di due anni fa, quando un carabiniere fu dichiarato positivo all'alcoltest, c'erano 5 gradi sotto zero. Per di più, il modello dell'etilometro usato dalla polizia per riscontrare la guida in stato d'ebbrezza, funzionava, secondo le istruzioni, a temperatura ambiente compresa tra 0 e 40 gradi. Il risultato di quell'alcoltest non era, dunque, attendibile. Lo ha stabilito il tribunale di Treviso, che ha assolto un carabiniere (difeso dall’avvocato Fabio Capraro) dall’accusa di guida in stato di ebbrezza. I fatti risalgono al 9 febbraio 2012. Il militare era stato fermato per un controllo da una pattuglia della polizia stradale e il risultato dell'alcoltest fu imbarazzante: 2,20 grammi di alcol per litro alla prima rilevazione, 2,16 alla seconda. Al carabiniere venne così ritirata la patente, ma lui contestò subito i risultati, viziati dalla temperatura troppo rigida, che avrebbe mandato in tilt l'apparecchio. Per questo, a processo, aveva ottenuto una analisi tecnica che il giudice aveva affidato al perito Amedeo Torzo. Il consulente tecnico d'ufficio aveva stabilito che l’apparecchio era inattendibile: il giudice gli ha dato ragione. (fa.p.)

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